C'è un momento, quando s'inizia a farsi la birra, in cui si viene a conoscenza delle infezioni:
In genere, se si è lavorato sempre bene, si viene a conoscenza della loro esistenza attraverso altri, forum, libri, racconti...
Tu però sai che lavori bene, mentre gli altri evidentemente hanno lavorato male, di conseguenza sai che a te non capiterà mai un'infezione, ti senti al sicuro e sei tranquillo finchè un giorno
non apri un fermentatore e la trovi...
Era inizio agosto, faceva caldo ma non troppo e la mia cantinetta mi permette di portare avanti ugualmente alcune fermentazioni. Dopo vari intoppi, finalmente decido di fare il mio primo Barley Wine, un birrone insomma! 10 gradi alcolici, maturati per 6 e più mesi... Un sacco di materie prime necessarie, un sacco di aspettative.. Anche la fermentazione dura più del solito, ovviamente: come disse un altro homebrewer(e che homebrewer, anche se lui è sempre modesto!) "qui il lievito ha una montagna da scalare, lasciagli tempo!".
Travaso dopo la prima settimana e dopo altre due, sicuro che la fermentazione sia finita, decido che è ora d'imbottigliare..
Preparo tutto, bottiglie, tappi, avvinatore, soluzione disinfettante, fermentatori e tubi per il travaso, vado in cantina per travasare, apro il fermentatore e vedo alcune piccole palline bianche..
Forse non avessi usato i lattici in laboratorio all'università non gli avrei riconosciuti, li avrei scambiati per semplici lieviti ancora a galla e invece no, ho capito subito cosa erano.. Poi ho cercato mille motivazioni, sperando non fosse così, ma quelle colonie galleggianti su una patina uniforme, non mi lasciavano speranze!
Travaso lo stesso e assaggio le palline bianche, sapevano leggermente di yogurt, maledetti batteri..
Piango un po e inizio a bere il mio Barley Wine, decisamente giovane, slegato, spigoloso, pungente, ma si beve..
Ma 15litri a 10 gradi sono tanti, lo porto ad una festa, ma apprezziamo in pochi e ne vanno giù pochi litri..
Un giorno diventa imbevibile e butto via gli ultimi litri..
Cambio i rubinetti, cambio i tubi, riempo i fermentatori di candeggina e acqua calda per due volte, pulisco tutto per bene, passo tutto con il chemioxi e preparo una bitter per testare se i fermentatori fossero ancora infetti:
Volevo farne pochi litri a bassa gradazione in modo da spendere poco, sono comunque usciti 16 litri con 1050 di OG, non proprio poco ma vabbè, la cotta è stata perfetta! Non un errore, non una sbavatura..
Non mi resta che sperare..
La fermentazione tumultuosa procede bene, non si vedono segni d'infezione, travaso speranzoso!
Torno dopo una settimana pronto ad imbottigliare(ma stavolta, prima di preparare il tutto, sono andato a controllare che fosse effettivamente a posto!) e noto sulla superficie due piccole chiazze oleose... Ho timore e non imbottiglio, misuro densità e decido di aspettare.
Due giorni dopo le chiazze a me sembrano più grosse e le speranze che non sia infetta sono sempre minori, attenderò un'altra settimana per dare modo ad un eventuale infezione di palesarsi ed evitare di creare tante piccole bombe..
Settimana prossima avrò il verdetto, nel frattempo però ho ordinato i fermentatori nuovi.. Acciaio stavolota, una fucilata al portafogli, ma spero almeno che durino in eterno!!
Piango ancora un po e mi consolo comperando qualche birra buona e andando al mio birrabar preferito mentre attendo di poter tornare a brassare(E poi bere!) le mie creature..
Nada, anche questa è infetta.. Arriveranno a breve i fermentatori in acciaio.. Dopo un anno di "fedele" servizio, pensionerò i fermentatori di plastica..
Speravo almeno di avere una bella infezione da far vedere e invece no, si è limitata ad un paio di chiazzette oleose con pallini bianchi..
La birra è diventata allappante ed imbevibile e presto la butterò.. Per ora la lascio lì. tanto non da fastidio a nessuno..
Molto interessante. Sonicexenia
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